Si è fatto un gran parlare alla fine del 2021 dei bonus per l’edilizia e della possibilità di proroghe. A mettere chiarezza è intervenuta finalmente la Legge di Bilancio e ora possiamo fare un po’ di ordine.
Di fatto sono stati prorogati tutti i bonus, ma con delle importanti modifiche che ora vediamo.
Rifacimento facciate: bonus prorogato solo per l’anno 2022 con riduzione del beneficio fiscale dal 90% al 60%.
Superbonus 110%: confermato l’obbligo di conseguire un miglioramento di almeno due classi energetiche e la distinzione tra lavori trainanti e trainati. Novità per le scadenze: i condomini, gli edifici plurifamiliari con proprietà unitaria e con un massimo di 4 abitazioni, e le case degli istituti autonomi delle case popolari potranno beneficiarne fino al 31 dicembre 2023; nel 2024 il bonus scenderà al 70% e l’anno successivo al 65%. Per le case indipendenti, comprese le villette a schiera, la scadenza sarà molto più breve e per la precisione la fine del 2022 con l’obbligo di aver effettuato almeno il 30% dei lavori entro il 30 giugno.
Bonus arredi: confermata il beneficio Irpef del 50%, ma con riduzione del tetto massimo per il 2022 da 16.000 a 10.000 euro, e a euro 5.000 per i due anni successivi.
Per richiederlo è necessario aver iniziato i lavori di ristrutturazione dal primo gennaio dell’anno precedente all’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici. Diverse le disposizioni se si tratta di singole unità abitative oppure di condomini: nel primo caso i lavori di ristrutturazione devono essere strutturali (installazione di nuova caldaia, costruzione di un nuovo servizio igienico, ecc…), nel secondo caso sono ammessi anche interventi di manutenzione ordinaria (tinteggiatura, ecc…).
Per gli elettrodomestici, il bonus si può far valere per i forni di classe non inferiore alla A, per le lavatrici, lavastoviglie e asciugatrici non inferiori alla classe E, per frigoriferi e congelatori non inferiori alla F.
Bonus idrico: confermato per il 2022 e il 2023. Contributo di 1.000 euro per l’installazione di rubinetteria e sanitari di ultima generazione che permettono di ridurre il consumo di acqua. La novità è che non sarà più erogato sotto forma di rimborso diretto bensì come detrazione fiscale.
Novità sono state introdotte anche per le cessioni dei crediti. Il decreto antifrode dello scorso novembre è stato emanato dopo che l’Agenzia delle Entrate ha rilevato operazioni sospette di cessione per più di un miliardo di euro. Nel caso in cui si chieda il Superbonus ora è necessario ottenere un visto di conformità sulla congruità dei costi da parte di un professionista abilitato a meno che il contribuente non scelga di incassare direttamente la detrazione o tramite il suo sostituto di imposta.
Per gli altri bonus il visto di conformità è richiesto solo in caso di cessione e se le somme superano i 10 mila euro (limite introdotto dalla Legge di Bilancio 2022).
Il decreto antifrode prevede anche un nuovo prezzario da emanare entro il 7 febbraio.
Il Fisco avrà cinque anni di tempo dalla prima dichiarazione dei redditi, utile a ottenere la detrazione, per procedere con l’accertamento nei confronti del contribuente, il quale, se non accetta la eventuale richiesta di rimborso, potrà in ogni caso fare ricorso alla Commissione Tributaria assumendosi però il rischio, nel frattempo, di farsi ipotecare l’immobile.